martedì 10 febbraio 2015

martedì 4 novembre 2014

Patchwork esagoni - la tecnica inglese. Tutorial per principianti.


Ripubblico questo vecchio tutorial a cui sono molto affezionata.

Spesso mi viene chiesto come si realizza un lavoro patchwork con gli esagoni, un po' di tempo fa avevo realizzato un quilt per mia nipote proprio con questa tecnica.


Prima di ogni cosa bisogna procurarsi gli esagoni in cartoncino. Potete stamparli su cartoncino e poi ritagliarli. Io vi consiglio di realizzarli in cartoncino perché serve avere un supporto un po' rigido che ci aiuti a definire bene gli angoli degli esagoni ma al contempo che possa essere perforato con l'ago in fase di imbastitura.

(Se volete saltare questo passaggio, date un'occhiata qui.)


Per realizzare un qualsiasi progetto con gli esagoni abbiamo bisogno quindi di: esagoni in cartoncino, ago e ditale, tessuto e filo per imbastire. 


I cartoncini potranno essere riutilizzati più volte (come ho fatto io per questo tutorial).


Utilizzando il filo per imbastire comincio a cucire il tessuto attorno al cartoncino. Preferisco il filo per imbastitura perché sarà più comodo da togliere alla fine del nostro lavoro.


                         Sto attenta agli angoli dell'esagono, che devono essere ben appuntiti.


                                            Ecco il retro e il dritto di un esagono imbastito.





Utilizzo il filo nella sua lunghezza per velocizzare l'operazione, separerò gli esagoni successivamente.


Ecco i nostri esagoni imbastiti. Scelgo un filo per unirli, in questo caso ho utilizzato un filo giallino/beige.


Metto gli esagoni dritto contro dritto.


E comincio a fare un sopraggitto lungo il lato.



Cucio gli esagoni cercando di afferrare il tessuto "in superficie", senza prendere il cartoncino sottostante.




Unisco anche altri esagoni, quando necessario piego un po' il cartoncino per proseguire il lavoro.


                                                                  Fiore completato.


E questo è il retro.


Una volta completato il top del nostro quilt si possono togliere il filo per imbastire e il cartoncino.

lunedì 27 ottobre 2014

Esagonite autunnale.

Quando dalla Sicilia, con una macchina carica di sogni -  ma anche di passata di pomodoro fatta in casa e olio evo di quello buono, quello delle olive dei miei zii - sono giunta in Lombardia, era autunno. E l'autunno qui ha un altro sapore, devo ammetterlo, le foglie che cadono, quella frescura che rende piacevole indossare una sciarpa, un maglioncino. E quel cielo azzurro, ma a volte cupo e plumbeo. E poi il giallo e l'arancio degli alberi. E quell'atmosfera magica, le pioggerelline non ancora fastidiose, l'odore della terra bagnata. 
E' l'autunno. 


E forse non è solo una questione di colori e atmosfera, ma di sentimenti. 
In autunno è iniziata la mia nuova vita, con un amore nuovo da coltivare e conoscere prima, da affrontare nella quotidianità dopo.
E quella sensazione di nuovo, di bello, di esaltante, misto alla malinconia che caratterizza l'autunno e che ti ricorda che ogni novità è anche un po' un salto nel  buio. Che c'è un rischio e che vuoi correrlo, che la vita va vissuta e che c'è sempre qualcosa di bello nascosto dietro l'angolo.


E così un giorno, armata dei miei puntaspilli, ho fatto due passi nel giardino del mio condominio.
Le foglie cadute, quell'aria frizzantina e un timido raggio di sole, che nonostante tutto riesce a riscaldare il tuo volto e il tuo cuore.


Si, forse quest'anno è stato un po' anomalo dal punto di vista climatico. 
Ma c'è sempre qualcosa di magico per me in questo periodo.


Ho ripreso in mano gli esagoni e con essi la tecnica inglese (a breve un tutorial per i principianti),
è una tecnica che mi piace molto nella sua semplicità.
Ho realizzato questi puntaspilli per metterli in vendita su etsy
poi vorrei finire alcuni lavori iniziati e alla fine vorrei dedicarmi ad un progetto 
che ho in mente dal 2009. Mi sembra giunta l'ora di realizzarlo, no?


lunedì 20 ottobre 2014

Autunno 2014


Lo ammetto, l'autunno è la mia stagione preferita. 
Forse perché nella mia vita, in autunno, sono successe tante cose importanti e belle.
Forse per quella voglia di fare, quello slancio, con cui affronto di solito l'arrivo di settembre.
Forse perché gli inizi sono sempre belli e le aspettative del nuovo anno sono tante.
Perché l'anno inizia a settembre, lo sanno tutti.


 Ma quest'anno l'autunno è stato anomalo, e non soltanto per il clima.
Alcune cose della mia vita, alcune scelte, hanno fatto in modo che questo autunno partisse un po' in sordina. Quasi come fosse un timido amico che entra in casa ma non vuole disturbare. 


Ma io gli ho spalancato la porta 
e ho fatto entrare in casa tante piccole zucche.
Mi mettono una certa allegria, loro con quelle forme buffe e quei colori accesi.



Piccole e medie zucche ornamentali che fanno tanto autunno e io amo l'autunno.



E così l'autunno è arrivato e con lui piano piano i progetti e la voglia di fare.


Erano anni che ci pensavo, che rimandavo, che riflettevo e dubitavo.
Poi ho preso coraggio e ho aperto il mio negozio online su Etsy.

Non so cosa arriverà da questa piccola avventura. 
Ma respiro aria di autunno e sono felice.





giovedì 16 ottobre 2014

Appliqué orlato con l'ago. Tutorial per principianti.

Oggi vi ripropongo questo tutorial, pubblicato per la prima volta nel settembre 2010.
Lo faccio perché penso possa essere utile a chi si avvicina al patchwork e all'appliqué.

Esistono varie tecniche per realizzare l'appliqué e scegliere tra questa varietà dipende anche dal tipo di effetto che si vuole ottenere alla fine. Io mi sono innamorata dell'appliqué orlato con l'ago perché mi permette di non avere a che fare con colle, carta e spessori a volte non voluti.


Quando la figura da realizzare è molto semplice come questa (pattern preso da un libro di Mimi Dietrich), disegno la sagoma sullo sfondo con una matita.
Mi è stato chiesto se il segno dell'ematite sul tessuto si toglierà dopo il lavaggio, la risposta è sì. Dopo un semplice lavaggio in lavatrice il segno non ci sarà più. 
Utilizzo per disegnare sul tessuto una mina morbida, ad esempio una 4B o una 5B.


Riproduco lo stesso motivo su della carta lucida.


Ritaglio la sagoma sulla carta lucida e la riporto sul tessuto da applicare.


Ritaglio la sagoma da applicare mantenendo un margine di circa 5 mm, non mi preoccupo molto in questa fase dell'eventuale esubero di margine, mentre cucirò potrò sempre rifilare se mi darà fastidio.


Appoggio il tessuto da applicare sulla sagoma disegnata sullo sfondo, cercando di far combaciare i due disegni, in corso d'opera però mi rifarò sempre a quello dello sfondo che sarà il mio riferimento spaziale per l'applicazione.



Prendo un filo in tinta col tessuto da applicare.


Procedo piano piano col sottopunto, aiutandomi con l'ago per fare rientrare il margine in eccesso del tessuto.
Una cosa utile da sapere, e che ho scoperto con la pratica, è che mentre con le curve concave bisogna fare dei taglietti nel margine (in maniera perpendicolare al disegno) per fare in modo che il tessuto si adagi alla curva e non faccia pieghe, con le curve convesse (es. cerchi ed ellissi) ciò non è strettamente necessario.


Ed ecco il disegno applicato.